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Il 2024 è considerato un anno di svolta per le comunità energetiche in Italia, con nuove opportunità di investimento e sviluppo su tutto il territorio nazionale grazie agli incentivi normativi e finanziari
Facilitiamo la transizione green delle aziende del Nord Italia verso l'autosufficienza energetica.
Informare e guidare le aziende del Nord Italia verso la transizione green per renderle energeticamente autosufficienti e creare un impatto economico e ambientale positivo, in linea con gli obiettivi europei.
Essere il portale di informazione che permette a tutte le aziende del Nord Italia di diventare parte della transizione green utilizzando il modello della comunità energetica, promuovendo l'adozione di sistemi fotovoltaici, ottimizzando la produzione energetica e massimizzando i benefici economici e sociali condivisi.
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Il 2024 è considerato un anno di svolta per le comunità energetiche in Italia, con nuove opportunità di investimento e sviluppo su tutto il territorio nazionale grazie agli incentivi normativi e finanziari
Particolare attenzione viene data ai comuni sotto i 5.000 abitanti, che possono beneficiare di agevolazioni maggiori per favorire la diffusione delle CER in aree meno servite
Le CER possono combinare la tariffa incentivante con il contributo del PNRR e altri contributi locali. Questo rende particolarmente attraente la partecipazione per le piccole imprese e i comuni
Entrato in vigore nel gennaio 2024, il Decreto CER mira a promuovere lo sviluppo delle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER), introducendo incentivi come la tariffa agevolata per l’energia condivisa e un contributo a fondo perduto fino al 40% per gli impianti situati in comuni con meno di 5.
Le CER sono associazioni di cittadini, imprese, o enti locali che producono, condividono e consumano energia rinnovabile in modo collettivo e locale, spesso utilizzando impianti fotovoltaici, eolici o altre fonti rinnovabili.
Per costituire una CER, è necessario creare un'entità legale (come una cooperativa o un'associazione), definire un impianto di produzione di energia rinnovabile e stabilire un perimetro che includa i membri partecipanti (imprese, cittadini o enti locali).
Le imprese possono beneficiare di riduzioni sui costi energetici grazie all’autoproduzione di energia, accedere a incentivi economici, migliorare la propria immagine aziendale e contribuire alla sostenibilità ambientale.
Le CER possono beneficiare di tariffe incentivanti sull'energia prodotta e condivisa, oltre a contributi a fondo perduto fino al 40% dei costi per la realizzazione di impianti rinnovabili, finanziati dal PNRR.
Sono incentivabili gli impianti a fonti rinnovabili come fotovoltaico, eolico, idroelettrico e biomassa. Ogni impianto può avere una potenza massima di 1 MW (1.000 kWp).
Possono partecipare cittadini, piccole e medie imprese, enti locali, e anche soggetti del settore privato o pubblico. I membri della comunità condividono l’energia prodotta dall'impianto.
Gli incentivi della tariffa energetica vengono calcolati in base alla quantità di energia rinnovabile prodotta e consumata all'interno della comunità, con valori variabili indicativi tra 60 e 120 euro per MWh.
Il contributo coprefino al 40% delle spese ammissibili per la realizzazione di nuovi impianti rinnovabili o per il potenziamento di quelli esistenti. È particolarmente vantaggioso per le comunità nei comuni con meno di 5.000 abitanti.
Gli impianti devono essere alimentati da fonti rinnovabili, avere una potenza massima di 1 MW, e devono essere collegati alla stessa cabina primaria di trasformazione dell'energia.
Gli incentivi devono essere richiesti attraverso il Gestore dei Servizi Energetici (GSE) seguendo le regole operative stabilite dal decreto CER, che include anche una valutazione da parte dell'ARERA.